Welcome to the Self-Replicating Landscape

La Terra delle Sirene Public Program è il progetto didattico concepito per la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee da Villa Lontana Records - etichetta discografica che dal 2019 si concentra sulla produzione di nuove sonorità, dall’elettroacustica alla poesia sonora e field recordings, e Terraforma – festival musicale internazionale dedicato alla sperimentazione artistica e alla sostenibilità - , che si pone l’obiettivo di esplorare tematiche legate al mito, al paesaggio e alla tradizione, attraverso un approccio sonoro innovativo.
Con questo programma, il Madre, museo d’arte contemporanea della Regione Campania, svolge il suo ruolo di ‘incubatore’ per uno dei nove progetti in cui si articola Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri, Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato da Fosbury Architecture.

24 settembre 2023, Museo Madre
Walter Maioli

25 settembre 2023, Museo Madre
Francesca Heart

25 ottobre 2023, Museo Madre
Walter Maioli

26 ottobre 2023, Museo Madre
Sara Persico

18 novembre 2023, Bagnoli, Museo Madre
BB + Modular on the Spot Naples + Babau

Librino as a stage è un progetto realizzato dall'associazione Associazione Musicale Etnea in collaborazione con l'associazione Ortigia Sound System, finanziato e promosso dal Ministero della cultura attraverso il bando Periferie: Palcoscenico Catania, la bellezza senza confine. Le attività previste vedranno il quartiere trasformarsi in un palcoscenico aperto all'intera città. Durante la giornata (24 Settembre) esploreremo Librino attraverso percorsi comunemente ignoti che definiscono luoghi in cui performance e installazioni site-specific prendono vita.

Radical Laisure affronterà il più complesso intreccio tra paesaggio, automazione e visioni radicali di spazi per il tempo libero. Partendo dall’attivazione BELVEDERE RN-M-G-M/G-CLT UNI EN 13163:2013, che suggerisce un uso ricreativo dei paesaggi vivaistici, l’incontro esplorerà il senso di tale operazione, riflettendo a partire dalle visioni radicali di umanità libera dal lavoro, presenti in Superstudio, Gruppo 9999 etc. Questi gruppi, nati in un momento specifico che vide lo sfumarsi del confine fra arte e architettura, ci accompagnano nel chiederci come intrecciare, ad oggi, queste due discipline nel determinare il modo di vivere il tempo libero. Possiamo pensare alla tecno-ecologia come frontiera per ristabilirne il ruolo politico e sociale?

Il ciclo di tre eventi organizzato da Abnormal, Captcha ed Emilio Vavarella in collaborazione con il Centro Pecci e l’Urban Center di Prato, a partire dal progetto BELVEDERE RN-M-G-M/G-Clt. UNI EN 13163:2013 indaga il rapporto tra il paesaggio e i suoi processi di produzione. Il primo incontro intitolato AfterLeisure: architecture or politics? propone una riflessione sulla conseguenza della disneyficazione apportata dal turismo alla scala del paesaggio. Ci si domanda verso quali scenari si debba tendere, concentrandosi sul concetto di replica e sulle profonde implicazioni teoriche a cui può portare, cercando di individuare strumenti utili a sovvertirlo. Come possono pratiche professionali e artistiche, istituzioni e politica lavorare verso la costruzione di un orizzonte contemporaneo più consapevole?

Il talk organizzato in occasione di #estatealMAXXIaq, moderato da Pippo Ciorra - Senior Curator MAXXI Architettura è dedicato a raccontare e discutere l’esperienza di UCCELLACCIO, il progetto per l’ospedale incompiuto di Ripa Teatina (CH), con protagonisti il collettivo HPO e la scrittrice Claudia Durastanti come advisor. Uccellaccio è uno dei nove interventi site specific realizzati per il Padiglione Italia, a cura di Fosbury Architecture, in occasione della 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. Per la prima volta la mostra svolge un ruolo attivo nella produzione di progetti pionieri, permettendo al Padiglione Italia di ridimensionarsi, espandendosi in tutto il paese.

Sot Glas (sot dal friulano ‘sotto’ e glas dallo sloveno ‘voce’) è un’installazione sonora e luminosa, ideata da Ana Shametaj e Giuditta Vendrame, che riattiva i cinquecento metri di tunnel sotterranei di Kleine Berlin a Trieste: rifugio antiaereo, luogo difensivo e oscuro come l’inconscio della storia collettiva delle comunità che hanno vissuto in questa regione di confine. Sot Glas affronta e interroga la nozione di confine politico guardando alla musica come ad uno sconfinamento e ad un paesaggio. La drammaturgia sonora reinterpreta i canti popolari transfrontalieri e invita i visitatori a perdersi nell’ascolto, in un labirinto fisico quanto linguistico e musicale.